giovedì 26 agosto 2010

hard discount

Nella testa come sugli scaffali impolverati di improbabili supermercati, discount estremi di periferia, stipati confusamente, qua e là, su e giù pensieri-merce di dubbia provenienza, pensieri-merce in offerta, pensieri-merce troppo scontati.
Voglia di piccole botteghe di spezie dove trovare, su ripiani ordinati, pensieri-zenzero di paesi esotici, pensieri-cardamomo acquistabili in piccole dosi, pensieri-cannella venduti come gioielli.
Nella testa voglia di pensieri fragranti con cui esaltare la mente profumando l'anima.
Voglia di allegri mercati rionali dove trovare, su bancarelle appiccicate, pensieri-frutta di piccole coltivazioni, pensieri-verdura dalle forme più strane, pensieri-fiori raccolti come capolavori.
Nella testa voglia di pensieri nutrienti con cui colorare la mente saziando l'anima.

domenica 15 agosto 2010

quotidianità

Speriamo che si trovi bene a questo centro estivo, almeno imparerà a nuotare una volta per tutte. Per riuscire a prenderlo alle cinque dovrò chiedere per tutto agosto un permesso, ma sì tanto ferie anche quest'anno non ne farò. Che ore sono? Cavolo già le 8.05, menomale che è venerdì, che è agosto e che a Milano c'è molto meno traffico del solito. Ma cosa vuole questo, no la borsa no, è già la terza volta quest'anno. Mio dio che dolore, non vedo più nulla cosa è stato un pugno, te la lascio la borsa, ma chi sei, no un altro pugno no, sento il sapore del sangue e la testa pulsare ma non riesco a muovermi, aiuto qualcuno mi aiuti, perchè nessuno mi aiuta, mi si sta annebbiando la vista, ma no contro il muro no, che strano calore cos'è, ma è il marciapiede quello che mi sembra di vedere così vicino, certo ho la faccia per terra, strano, perchè non riesco a rialzarmi, è sangue questo, ma non il mio, io non sento nulla, una scarpa, sono calci ma perchè non sento nulla, sta diventando buio, quanta polizia ma dove mi stanno portando, dove sto andando, non capisco, vabbè qualsiasi cosa sia l'importante è che per le cinque io possa esser in piscina a prendere il mio bambino.

venerdì 13 agosto 2010

piove

Piove e mi vengono in mente canzoni con la parola pioggia:

rain come down forgive this dirty town (Dire Straits) e penso a questa città che proprio sporca non è, che noia allora perdona me che proprio pulita non sono

on and on the rain will say how fragile we are (Sting) e penso fragili siamo fragili ma infondo siamo ancora qui

I only wanted to see you underneath the purple rain (Prince) e penso a cose proibite, fantastico intrecci viola

I've been waiting for her for so long (Cult) e penso al deserto al bisogno vitale di acqua, al bisogno vitale di qualcosa

tu che dicevi che non pioveva più, che ormai non ti saresti mai più innamorata, e adesso guardati sei tutta bagnata (Jovanotti) e penso chissà, forse, magari ma va'

It's raining men Hallejula (Geri Halliwell) e penso ma che razza di testo è questo per non parlare della canzone

piove il silenzio tra noi vorrei parlarti ma te ne vai e penso ma di chi cazzo è questa canzone.

E' sera, le previsioni danno pioggia anche domani e penso che io domani vorrei sentire you are my sunshine my only sunshine you make me happy when skies are grey e anche nella versione più allegra.