martedì 10 giugno 2014

baciarti

carne, morbida, adesione umida in appoggio perfetto
prima nuota, è lingua tuffatrice di bassi fondali mediterranei, acqua fresca, pesci colorati, sabbia morbida
ora muta, è lingua liberatrice di colline verdi d'Irlanda, aria pulita, nuvole veloci, vento di scogliera
poi corre, è lingua esploratrice di foresta amazzonica, caldo afoso, scimmie urlatrici, foglie appiccicose
carne, morbida, adesione umida in movimento perfetto
sale leccando le curve del cervello, è lingua affamata  in cerca di anima
scende leccando le cavità del cuore, è lingua addolcita in cerca di amore
gira leccando i limiti della bocca, è lingua mia in cerca della tua.

mercoledì 4 giugno 2014

mal di pancia

pioviggina, ma non credo che rientrerò, continuo a camminare
sono un po' stordita dalle parole che, un attimo prima, sono uscite, senza nessuna premeditazione  e senza nessun filtro, direttamente dalla mia pancia
non riconosco le frasi che hanno formato e non riesco a prevederne le conseguenze
riconosco però la malinconia che, inaspettatamente, mi scende giù prendendo, quasi con dolcezza, il posto del mal di pancia.

lunedì 2 giugno 2014

credo

credo nell'odore della pelle
credo agli scrittori folli e ai pittori geniali

credo nell'istinto dell'anima
credo ai musicisti fantasiosi e ai poeti sconosciuti

credo nel potere senza limiti della nostra mente e nella debolezza limitante del nostro corpo
credo nel camminare, nella sosta e nella pioggia
credo negli incontri casuali, negli amori sbagliati e negli anni rubati
credo nei figli e ai loro passi pesanti
credo negli amanti e ai loro incontri scostanti
credo nella gente annoiata e nei cinema vuoti
credo nell'aria pesante di aliti in una metropolitana
credo nella notte buia di un bosco
credo nella rinascita possibile, ogni volta
credo nella paura degli altri
credo nell'acqua rigenerante dei mari
credo nell'abbraccio agli alberi e nella terra sotto le unghie

credo nella salivazione perfetta di un bacio
credo agli artisti incompresi e ai poeti rinchiusi

credo nella verità degli occhi
credo agli scultori stanchi e ai blogger inutili